Giustizia dentro e fuori la banca - BCC Aquara

NUOVO PRONUNCIAMENTO FAVOREVOLE ALLA BCC DI AQUARA. GIUSTIZIA DENTRO E FUORI LA BANCA

Ennesimo segnale della giustizia civile che gratifica la BCC di AQUARA, sempre attenta a temi che riguardano il perseguimento della verità, dell’onestà professionale e del senso civico.

Il Giudice del Tribunale di Salerno Prima Sez. Civile, in data 9 febbraio 2022 ha, infatti, accolto la richiesta della BCC di AQUARA di revoca dell’ordinanza con cui veniva disposta una Consulenza tecnica d’ufficio contabile, poiché: “inammissibile, in quanto ininfluente ai fini del decidere”.

La BCC di AQUARA, rappresentata e difesa dall’avv. Cesaro di Battipaglia, fiduciario storico ed insigne professionista insieme al Direttore Generale ANTONIO MARINO, perseguono la verità attraverso la giustizia, in difesa di temi non solo di diritto, ma anche di lealtà e correttezza.

Tale pronuncia è sintomatica di una giustizia che vuole correggere caratteristiche tipiche dei processi, ossia la lentezza ed i ritardi. Procedere ad una Consulenza Tecnica, laddove non è necessario, non solo comporta delle spese di rilievo, ma anche lo slittamento in avanti della decisione. Da sempre la Bcc di Aquara si oppone alle lungaggini processuali, perché questo aspetto lede, in qualche modo, la certezza del diritto, provocando una profonda sfiducia nella giustizia ed anche perché è imprescindibile dare risposte veloci, su alcuni temi, sia alla Banca che ai clienti.

Nell’immaginario collettivo si tende ad interpretare il rapporto banca/cliente in modo fuorviante. In verità la centralità del cliente e la cura su di esso sono il principio cardine di una particolare tipologia di banca, come la Bcc di Aquara, che ha a cuore il rispetto e la crescita, oltre che la tutela dei diritti dei propri clienti.

Il corretto operato della Banca, con l’avallo della giustizia, rappresenta una conferma per il passato ed una rassicurazione per il futuro, in quanto alimenta la consapevolezza che si sta procedendo nella direzione giusta!

In conclusione, chi continua a pensare che basta fare causa alla banca e si vince facile, è in errore!